“Come faccio a capire se gli piaccio?”
“Mi sono innamorata del mio migliore amico, ma non voglio rischiare di perdere la sua amicizia. Che cosa dovrei fare?”
“Sono sempre attratta da uomini egoisti e inaffidabili, sarà un segno che in realtà non voglio impegnarmi?”
Di domande come queste sono piene le riviste, ci sono libri interi scritti per rispondervi, esistono rubriche e blog dedicati. Se siete innamorate e non ricambiate, se non sapete come superare la timidezza e confessare il vostro amore, se vi siete innamorate di due ragazzi contemporaneamente, se volete lasciarlo ma non sapete come fare, ci sarà sempre qualcuno pronto a tendervi una mano e cercare di aiutarvi. Per i preliminari dell’amore c’è sempre una risposta. Nei labirinti della passione e dei sentimenti non manca mai un’Arianna, stile vigilessa, che vi indicherà la direzione da prendere.
Una volta giunti al bacio fatidico, però, si va in dissolvenza, “E vissero per sempre felici e contenti” e si passa ai titoli di coda, come nei film. E tanti saluti. E adesso? E adesso te la sbrighi da sola, cara mia, risponderà Arianna. Soprattutto dopo l’arrivo dei pargoli. Non ti serve nessun filo, tranne quello per ricucire le tue giornate incasinate e renderle accettabili e vagamente funzionanti. Sorridi, sopporta e non lamentarti. Che cosa credi, di essere l’unica? Ah, bella, ci sei arrivata solo adesso? Certo che è difficile, certo che è cambiato tutto, certo che sei stanca, ma è così che funziona, e se chiudi la bocca e non ti lamenti almeno non perdi tempo e fiato. E ci fai una figura migliore.
A meno che tu non ti sia innamorata del fratello di tuo marito, che sospetti che ti tradisca con la tua migliore amica, o che lui sia convinto di fare sesso estremo e tu non sappia come dirgli che in confronto a quello che facevi con il tuo ex siete estremi come una birra analcolica, fatta eccezione per tradimenti, sesso e crisi di mezza età, insomma, sulle riviste non troverete granché che faccia al caso vostro. I consigli a una donna sposata, sostanzialmente sono sempre gli stessi. Benvenuta nel club. Eh, gli uomini, si sa come sono fatti. Prova a prenderlo con le maniere giuste. Perché non provi a cambiare atteggiamento tu per prima. Oppure tutta una serie insopportabile di dritte per fare le stesse cose nella metà del tempo. Il femminismo della lavatrice, insomma, ti tocca lavare i panni lo stesso ma se non altro te lo rendiamo più facile.
Dove sono finiti adesso i consigli che ci servono davvero? Perché non c’è più nessuno che ci dica di fidarci di noi stesse e delle nostre emozioni, di seguire le nostre regole, di rispettare il nostro stile invece di imitare quello altrui? Dove sono finiti tutti quei bei consigli della posta del cuore? Dove sono finite tutte le persone che ci dicevano di restare fedeli a noi stesse, di valorizzare la nostra personalità e non perdere di vista i nostri sogni? Sembra che siano sfumate anche loro in dissolvenza, insieme al bacio dell’happy end.
Ecco perché serve un femminismo che parli d’amore. Una rubrica per donne accasate che non vogliono smettere di essere se stesse. Una posta del cuore per donne innamorate del proprio marito, che non vogliono tradirlo con il cugino e non hanno il dubbio di essere tradite con la segretaria e non hanno problemi sotto le lenzuola, ma vogliono semplicemente avere più tempo per sé, per realizzare i propri sogni, per dedicarsi al proprio lavoro. Per donne che hanno bisogno di qualcuno che dica loro che sì, possono essere egoiste, non c’è niente di male. Che avere figli non significa andare incontro al martirio e ritagliarsi i propri spazi non significa essere tiranne insensibili. Una posta del cuore che ci insegni a non sentirci in colpa se ci dedichiamo a noi stesse. Che ci ricordi di uscire con le amiche e con gli amici, senza lasciare la cena pronta in forno e un piano d’emergenza a prova di tsunami, che lasciare un figlio a casa con il papà o con la baby sitter non gli procurerà traumi permanenti e che in ogni caso avrà più tempo per superarli di quello che ne resta a noi, calcolatrice e calendario alla mano. Che voler avere il controllo di tutto quello che succede in casa non ci rende madri migliori, solo madri stanche e stressate. Che ogni volta che i nostri figli ci vedono impegnate a realizzare i nostri sogni stanno imparando l’unica lezione davvero importante. Una posta del cuore che ci insegni a inseguire l’indipendenza economica, perché se un giorno ne avessimo bisogno, con tutte le nostre cene calde e i nostri pavimenti belli puliti e i nostri vestiti candeggiati e stirati non potremo comprarci un bel niente. Figuriamoci la libertà, figuriamoci i nostri diritti.
Una rubrica che ci dica che abbiamo il dovere verso noi stesse di non lasciarci per ultime, di non abbozzare, di non sacrificarci, perché saremo sempre la prima persona al mondo su cui potremo contare. Una rubrica per pessime madri e pessime mogli, anche se pessime non sono, per madri e mogli con una vita, una personalità, uno stile e uno scopo nella vita, gli stessi che avevamo a sedici anni, quando ci avete detto che non dovevamo calpestarli per scimmiottare la ragazza più popolare della classe o per inseguire il bello di turno.
Oppure ditelo, alla fine di quelle rubriche. Segui la tua personalità, segui il tuo istinto, ascolta la tua voce interiore. Fallo adesso, finché sei in tempo, perché una volta in coppia ti diremo noi che cosa dovrai fare, te lo diranno tutte le donne, le mamme e le nonne che ti hanno preceduta, e per alzare la testa e provare a fare di testa tua, per seguire il tuo istinto, ti ci vorrà più coraggio di quanto te ne è servito per dire al ragazzino dai capelli rossi che eri innamorata di lui. E forse non avrai neanche la spalla della tua migliore amica su cui piangere, perché sarà troppo stanca impegnata e stressata per ascoltarti. O per trovare il coraggio di dirti che hai ragione tu.