Endoche?
Solo in Italia ne soffrono tre milioni di donne, eppure l’endometriosi resta una malattia invisibile. Uno dei motivi è che i sintomi all’inizio possono essere scambiati con quelli di un ciclo mestruale doloroso ed è facile sentirsi dire di sopportare e non fare tante storie. Non ho esperienza diretta di endometriosi, ma quello che so è che quando a una donna dicono di sopportare, nove volte su dieci in realtà quello che le stanno chiedendo è di dimostrare quanto vale, come se il dolore fosse una sorta di prova darwiniana di selezione naturale al femminile. Vuoi estinguerti o ti prendi un paracetamolo e non rompi? Se vale per il parto, figuriamoci per i dolori mestruali. “Non crederai mica di averli solo tu?”
Come le mestruazioni, l’endometriosi è un’altra cosa di cui è necessario parlare, parlare, parlare fino allo sfinimento, per farla uscire da un’invisibilità assurda e ingiusta, per dare all’intimità femminile lo spazio che merita. Non riusciremo mai a portare avanti una nuova idea della donna, se tutto ciò che non è legato al piacere maschile e alla sessualità viene considerato al pari di un accessorio molesto e trascurabile, di quelli che in una versione 2.0 dovrebbero scomparire, per intenderci, come il rumore della lavapiatti o il sacco dell’aspirapolvere. Serve una nuova coscienza del femminile, che ci liberi dal bisogno costante di dimostrare qualcosa. Serve un nuovo ruolo per le donne, che non ci veda succubi di nessuno, neanche del nostro corpo.
Ecco perché Rosapercaso ospiterà le esperienze di tutte le donne che vorranno condividerle. Come questa, arrivata qualche giorno fa alla posta della pagina Facebook, da una ragazza che mi ha chiesto di restare anonima.
Sai, forse poche ragazze e poche donne sanno bene cosa sia e cosa comporta l’endometriosi. Io ho quasi 24 anni, a 22 mi hanno scoperto questa malattia che aveva intaccato l’utero e tutte e due le ovaie e per poco anche intestino e retto. Sono stata operata d’urgenza, sorpresi dalla mia età perché di solito succede alle donne più avanti con l’età… Mi hanno detto che sono una delle più giovani ad essere operata in tutta Italia, con la rimozione anche di tre masse tumorali nell’utero causate dall’endometriosi… Per il momento sto bene, sono riusciti a rimuovermi la malattia, solo che purtroppo questa aumenta ad ogni ciclo mestruale quindi devo prendere la pillola continuativa per tre mesi e poi sospenderla, così da fare in modo che mi venga il ciclo 4 volte in un anno.
Parlane di questa malattia, perché purtroppo la si nasconde, proprio come hai detto te, la si ignora fingendo che non esista. Ma cambia la vita e soprattutto i progetti di vita, se succede ad una ragazza giovane proprio come me.
Sai quello che mi fa più infuriare cos’è? Tu hai parlato degli assorbenti che sono un bene di lusso. Io ho dovuto prendere obbligatoriamente per 6 mesi una pillola per il post operazione che mi costava al mese 56€ e lo stato italiano non te la passa… Io prendo la pillola perché non mi venga il ciclo, non perché voglio essere protetta, ci sono le carte che documentano la malattia, ma devo pagarla lo stesso.
Grazie di cuore per questa testimonianza. E per tutte le donne che vorranno condividere le loro o parlare dell’endometriosi, la Posta per caso è sempre aperta!