Ho solo smesso di tingermi i capelli

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«Ti invecchia.» «È troppo presto alla tua età.» «Ma perché?»

E il mio preferito: «Non farlo!!!» quando sono appena uscita dal parrucchiere.

«Non ho mica deciso di smettere di lavarmi» ho sbottato alla fine con un’amica, che si era scandalizzata per la mia decisione. «Solo di smettere di tingermi.»

In realtà, i capelli grigi non mi invecchiano, semplicemente non mi ringiovaniscono. Ora dimostro la mia età. E a quanto pare è questo il problema. I capelli grigi di un uomo significano maturità, fascino ed esperienza. I capelli grigi di una donna parlano di decadenza, sterilità e morte.

Non ho smesso di tingermi perché mi sono lanciata in una battaglia femminista. Non considero i capelli grigi un’alternativa alle ascelle pelose (anche se il nesso esiste), sia chiaro. O almeno io non l’ho fatto per questo. Ho smesso di tingermi quando mi sono resa conto che cercare di sembrare diversa da quello che ero non solo mi costava un sacco di fatica, ma mi faceva sentire costantemente fuori ruolo, mai davvero all’altezza della parte (fatta eccezione per quei primi sette giorni in cui potevo parlare con una persona più alta di me senza chiedermi se notava la ricrescita). Se esiste un parallelo con qualche battaglia femminista, insomma, credo che smettere di tingermi assomigli di più a smettere di sussurrare quando dico che ho le mestruazioni e di nascondere gli assorbenti sotto i broccoli quando arrivo alla cassa. Ho semplicemente deciso di smettere di vergognarmi di quello che mi appartiene e mi definisce e fa parte di me.

Avevo voglia di assomigliare di più a me stessa, tutto qui. E se vuoi assomigliare a te stessa a 48 anni non puoi fingere di averne 35, figuriamoci 25. Non voglio sembrare giovane. Voglio sentirmi giovane, piuttosto. Senza che questo debba necessariamente stridere con l’immagine che mi sorride dalle foto e dallo specchio.

«Non si chiede l’età a una signora.» Non mi ero resa conto del maschilismo implicito in questa frase. Perché no? Perché non bisognerebbe chiederlo? Diventare vecchie ci rende forse meno donne? Ci rende inutili e superflue? Incide in qualche modo sul nostro valore, sul nostro ruolo in società? Perché in fondo è questo il punto. Non è che i capelli grigi ti rendano meno attraente e neanche meno attenta al tuo aspetto, perché grigio non significa trascurato. Il punto è che siamo abituati a pensare a una donna in termini di desiderabilità o di fertilità. Mamma o puttana, siam sempre qui, non se ne esce. E con i capelli grigi, tu guarda, non sei più nessuna delle due cose. Sei donna. E basta.

Ed è così che, senza che fosse previsto, i miei capelli grigi sono diventati sì una battaglia femminista. Che ciascuna donna si senta sempre libera di tingersi quando e finché le andrà di farlo, di tutti i colori dell’arcobaleno. Ma che nessuna abbia mai anche solo il sospetto che il suo valore in quanto donna si esaurisce una volta esaurita la giovinezza.

A 48 anni non sono più la ragazza che ero, mi sento tale, confesso, ma non lo sono. E non ho intenzione di nasconderlo. Tutto il contrario. Ne vado fiera. Fosse anche solo perché ci sono arrivata. Essere desiderabili, essere fertili, essere giovani non definisce il nostro valore. Il senso del nostro essere donne è altrove e deve andare a braccetto solo con noi stesse, non con lo sguardo altrui. E arrivate a una certa età, se vogliamo assomigliare a noi stesse, diciamocelo, non possiamo assomigliare alla ragazza che siamo state o che avremmo voluto essere.

Le donne con i capelli grigi non sono più vecchie degli uomini con i capelli grigi. Non sono meno belle e neanche meno affascinanti. E una società che di istinto tende ad emarginarle, fosse anche solo relegandole in quanto tali agli ultimi anni di vita, è una società che deve rivedere da capo la sua idea delle donne e svincolarla una volta per tutte dall’idea del piacere, dell’accudimento, della soddisfazione dei bisogni maschili e di quelli infantili. Non c’è spazio per la gratificazione dello sguardo altrui nei miei capelli grigi, e credo che sia anche per questo che mi piacciono ogni giorno di più.