
Cose che possiamo fare per cercare di evitare che le ragazze vengano molestate:
- lottare perché la responsabilità degli abusi maschili non ricada sul corpo e sulle azioni delle donne, lasciandoli quindi implicitamente impuniti;
- combattere la cultura dello stupro ogni volta che ce la troviamo davanti, anche nella forma di un meme a cui sarebbe più facile rispondere con l’emoticon di una risata che con un pippone sul sessismo (basta anche scrivere “è sessista”, non siamo obbligate a spiegare perché, e ci stupirà scoprire quanto sia efficace);
- insegnare alle nostre figlie che gli sguardi maschili non sono una loro responsabilità;
- crescere figlie libere di godersi il proprio corpo nei modi in cui riterranno meglio farlo;
- insegnare ai ragazzi e alle ragazze l’importanza e il valore del consenso;
- rivendicare il diritto a essere tutelate e difese dalla società e a occupare in sicurezza lo spazio pubblico.
Cose che dovremmo ricordarci quando pretendiamo che le ragazze si coprano di più:
- andare in giro coperta da capo a piedi non ha mai evitato uno stupro o una molestia; per essere oggetto di commenti, fischi e sguardi fastidiosi c’è un solo requisito: essere donna;
- nel momento in cui lo facciamo non le proteggiamo, ma spostiamo la colpa su di loro e sul loro corpo, con tutte le conseguenze del caso in termini di disagio, disturbi alimentari, autolesionismo…;
- la maggior parte delle molestie non avviene nei luoghi pubblici, ma in quelli privati, non avviene per mano di sconosciuti, ma all’interno della coppia: se insegniamo alle ragazze a prestare attenzione ai segnali di pericolo, non dimentichiamoci di individuarli e riconoscerli anche lì;
- fare di tutto per sottrarsi allo sguardo maschile, nascondendosi in abiti extralarge o dietro espressioni ostili e vivendo con disagio le proprie forme non ha mai reso nessuna donna meno sessualizzata o più indipendente dallo sguardo maschile, tutto il contrario.