“Giovedì compirò 45 anni e sarò da sola, un compleanno che ricorderò per sempre ❤️” Così ha scritto Veronica in un commento sulla pagina Facebook di Rosapercaso. E giovedì, alle 17.00, ci siamo ritrovate tutte lì. Qualcuna ha portato una fetta di torta, qualcuna i palloncini, qualcuna la sua canzone preferita, qualcuna una canzone speciale di buon compleanno, tutte ci abbiamo messo entusiasmo, affetto, voglia di andare oltre i limiti della quarantena. Tiramisù, zeppole, una fetta di torta su piattino lasciata (virtualmente) in terrazza per la festeggiata, tutto fatto in casa, va da sé.
In questi giorni Rosapercaso ha aperto i suoi confini, mentre tutti gli altri venivano chiusi, e ci si ritrova per parlare un po’ di tutto, non solo di femminismo. Chi ha bisogno di sfogarsi può scrivere al Balcone per caso e raccontare la situazione che sta vivendo. Perché è fondamentale continuare a raccontarsi in questi giorni, buttar fuori le emozioni. Le nostre storie non si fermano. Non importa se ci sembra poco importante, non importa se c’è chi sta peggio e chi sta meglio. Raccontiamoci, ci farà bene. L’isolamento rischia di farci sentire invisibili e abbiamo bisogno di far sentire la nostra voce.
Del resto, esiste qualcosa di più femminista di tante donne che si ritrovano per ricordarsi a vicenda che no, non siamo mai sole, anche quando crediamo di sì. Ci siamo, ci siamo sempre. La solidarietà femminile resta in casa, sì, ma non si ferma.