Uomini, non sostenete le battaglie delle donne

shield-1559118_1280

“Non è una guerra contro gli uomini.” Lo ripetiamo fino allo sfinimento. Quella del femminismo è una battaglia contro un modo di intendere le donne, contro una cultura che ci ha educati tutti quanti, uomini e donne. Quando ce la prendiamo con le battute e gli atteggiamenti sessisti, il nostro obiettivo non sono gli uomini, ma la cultura da cui scaturiscono, in cui scorre un filo rosso che unisce quelle battute allo stupro e alla violenza di genere.

Allora perché certi uomini dicono di voler sostenere le “nostre” battaglie? Perché non dire che anche loro combattono contro quella stessa cultura, a modo loro, con i loro strumenti e le loro risorse? Non si tratta di “aiutarci” qual cavalier servente e neanche di “metterci la faccia” che sa un po’ di volontariato a costo zero. Non è che non li vogliamo accanto, certo che abbiamo bisogno di loro, ma abbiamo bisogno che facciano la loro parte, non la nostra. La nostra la sappiamo fare benissimo da sole.

Il lavoro non manca. C’è da riscrivere da capo l’abbecedario del corteggiamento, delle relazioni amorose e del sesso. C’è tutto un campionario di mascolinità tossica da smentire e reinventare. Ci sono centinaia di battute, modi di dire e di pensare che ci avvertono, come la spia rossa sul cruscotto, che c’è qualcosa che non va nelle relazioni fra i sessi.

Non vogliamo essere elogiate, non vogliamo essere difese, non vogliamo sentirci dire che meritiamo rispetto perché siamo le sorelle, le madri o le figlie di qualcuno. Non vogliamo sentirci dire che la donna è una creatura meravigliosa perché è in grado di dare alla luce, come se dare la vita esaurisse l’universo femminile. Non vogliamo sentirci dire che la donna sacra, perché il sacro è patrimonio collettivo ed è proprio la percezione della donna come bene collettivo quello che combattiamo. Dire che amate tanto le donne non sposta le nostre lotte di un centimetro e se lo fa è per riportarle indietro. Essere sorelle, figlie, madri, creature sacre e meravigliose non ci rende più libere, tutto il contrario. Rende più libero qualcun altro di fare ciò che crede con noi.

Se davanti a una battaglia femminista pensate di dover aiutare le donne, allora non avete capito il senso di quelle battaglie. Non serve impiastricciarsi di rosso la faccia per dire che le donne non devono essere picchiate. Non abbiamo bisogno che sosteniate le nostre battaglie, abbiamo bisogno che combattiate le vostre.