
“Non sarà esagerato chiamare un centro antiviolenza se non mi ha mai messo le mani addosso?”
“Farò la figura della scema?”
“Mi diranno che hanno cose più gravi e importanti a cui pensare?”
Quando è violenza? Dove inizia la violenza psicologica? Quanti tipi di violenza esistono? Troppe donne non sono consapevoli di trovarsi in una situazione di pericolo, che le legittima a chiedere aiuto. Grazie alle risposte e alle testimonianze raccolte sulla pagina Facebook di Rosapercaso, ecco un elenco (incompleto) di casi in cui sì, è violenza. E sì, probabilmente hai bisogno di aiuto. Se ti sembra troppo presto, non aspettare che sia troppo tardi.
Se ti minaccia, è violenza.
Se ti controlla, se ti segue, se vuole sapere sempre dove sei, è violenza.
Se ti umilia, è violenza.
Se urla, è violenza.
Se prende a pugni le porte, se sbatte le sedie per terra, se spacca un bicchiere contro il muro, è violenza.
Se ti spinge, se ti pizzica, se ti graffia, se ti stringe troppo, se ti prende a calci, se ti strattona, se ti schiaffeggia, se non si ferma quando gli dici che ti fa male, è violenza.
Se ti costringe a restare in una situazione di dipendenza, di qualunque dipendenza si tratti compresa quella economica, è violenza.
Se non rispetta i tuoi no, è violenza.
Se vuole accompagnarti ovunque, se ti impedisce di andare in palestra, di viaggiare, di uscire con i tuoi amici o ti dice a che ora devi rientrare, è violenza.
Se ti fa sentire una nullità, è violenza.
Se pretende di gestire quello che ti appartiene, è violenza.
Se ti fa il vuoto attorno, è violenza.
Se limita la tua libertà in qualunque modo, è violenza.
Se decide per te, è violenza.
Se ti colpevolizza, è violenza.
Se ti manda regali indesiderati e inopportuni, è violenza.
Se ti ignora costringendoti ad affrontare il suo silenzio, è violenza.
Se ti proibisce di lavorare o di studiare, è violenza.
Se ti addossa compiti e responsabilità che dovrebbero essere di entrambi, è violenza.
Se ti controlla il cellulare, è violenza.
Se hai paura, è violenza.
Se credi di avere bisogno di aiuto, o anche solo se vuoi scoprire se hai davvero bisogno di aiuto, puoi rivolgerti a un centro antiviolenza (li trovi sul sito di D.I.Re Donne in rete contro la violenza) o chiamare il numero gratuito 1522, il servizio pubblico del Dipartimento per le Pari Opportunità che offre sostegno per i casi di violenza e stalking.
No, non sei uno dei casi patetici di cui parlano i giornali o gli spot contro la violenza di genere, non lo sei perché non esiste una situazione uguale all’altra, come non esiste una donna, una relazione o una soluzione uguale all’altra. Ma fingere di non avere bisogno di aiuto non ti salverà. Provare a chiederlo forse sì.
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